17/02/15

Appunti Sparsi


 
 
Appunti SparsiJon Rappoport
(traduzione: freeskies)

“Dovete capire che esistono diverse dimensioni. Nella dimensione che chiamiamo ‘mondo’, una persona ha bisogno della logica. Ne ha bisogno per analizzare e separare le cose per poi reinserirle nel loro contesto. Ne ha bisogno inoltre per identificare i difetti e scoprire gli inganni.

Ha bisogno di riconoscere argomenti formali e tracciare il loro cammino dalle assunzioni sino alle conclusioni. Ma nella dimensione in cui il potere creativo opera, dove accadono cose che certamente incidono su questo mondo, tutte le scommesse sono spente. Ha bisogno di capire e di fare esperienza per lanciare una sorta di grande libertà necessaria per la sua immaginazione che lo porta totalmente fuori dal regno delle persone normali, i "realisti" provinciali, gli esseri umani dal pensiero meccanico. Deve andare anni luce indietro. Deve smettere di far finta di essere una specie di scienziato. In altre parole, deve smettere di seppellire il suo potere creativo. Due dimensioni, due capacità".    

“Controllo Mentale, lavaggio del cervello, condizionamento ... tutto si riferisce all’imposizione di un sistema per il controllo dell’impulso creativo. Quando siamo di fronte ad una civiltà che consiste di sistemi, siamo sul punto di rimpiazzare l’individuo con il gruppo, con la macchina.”

“Agli alti livelli, le elite stanno inventando realtà per tutti gli altri. Ciò è molto più che mentire. E’ l’inventare un continuum in grande scala. Passato, presente e futuro.”  

L’immaginazione è il contrario del controllo mentale. E’ creazione tra i confini della realtà accettata. E’ molto più che percezione. L’immaginazione espande la percezione.”

Le elite sono artisti perversi che inventano la realtà per gli altri. Parte del loro piano consiste nel convincere gli altri che non possono inventarsi da soli tutta la realtà.”

“La maggior parte delle persone definisce la libertà come liberazione dalle imposizioni esterne. Ma la libertà va molto più in là. Va oltre di come gli individui ordinari definiscono le loro stesse esistenze, le loro credenze, le loro abitudini. Una definizione di una persona si auto impone dei limiti. Questi limiti che ognuno pensa escludono l’immaginazione.”
 

7 commenti:

  1. Ciao Ghigo, guarda un po' cosa si scriveva sul sito della CNN sette anni orsono.. più attuale che mai "If we rebuild biological systems with nanotechnology, we can go beyond its limits.", Kurzweil said [...]"

    http://edition.cnn.com/2008/TECH/07/15/bio.tech/index.html

    tramite
    http://www.aboutthesky.com/morgellons-syndrome

    questo invece è un sito... no comment (lo stesso logo...)

    http://www.reade.com/products/5-aluminide-compounds-feal-nial-tial-mgal-powder/776-titanium-aluminide-powder-tial-ti3al-tial3-ti-48al-2nb-2cr-ti2-alnb-titanium-aluminide-powder-titanium-aluminide-sheet-tial-ti3al-tial3-ti-48al-2nb-2cr-ti2alnb-titanium-aluminide-powder-tial-ti3al-titanium-aluminide-sheet-

    notare le temperature di fusione (più alte della temp d'esercizio di un'avioturbina..)

    Se credono di ridurre l'uomo a una macchina si sbagliano di grosso. D'altra parte addirittura gli stessi artefici e promotori del "biotech", del "nanotech", ammettono che esistono gravi e insondati pericoli. Dicono "è come la dinamite", dipende dall'uso che se ne fa. Eppure anche se il cosiddetto "gray-goo" è fantascienza, il pericolo d'estinzione per l'homo sapiens viene considerato possibile perfino ufficialmente da alcuni scienziati. Ma come si può fermare il treno del progresso? Occorre forse deragliare? Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho visitato i link che consigli Emanuele. Che dire? Ormai credo che il temuto 'microchip' sottopelle sia già dentro tutti noi da anni. Quello che fanno vedere in TV, grande come un chicco di riso, è solo un paravento che tutto sommato dona tranquillità. Il vero microchip è fatto di nanobot autoassemblanti disseminati in atmosfera insieme ai mostruosi globuli rossi sintetici ed indistruttibili. Terminator è una nanomacchina! Astuti, eh? Come se ne esce? Purtroppo nessuno è escluso da questo ferale gioco, nessuno se ne può sottrarre. I malati di Morgellons potrebbero quindi rappresentare la parte sana dell'umanità? Quella che reagisce a tanto orrore?

      Elimina
  2. Sì esatto, lo chiamiamo 'Morgellons' ma una definizione più corretta potrebbe essere 'sindrome da rigetto di nanofibre'. In fondo il Morgellons esisteva secoli orsono, quando le nanotecnologie non c'erano ancora, era un'infezione che secondo resoconti di fine '600 causava una sovracrescita d'insolita peluria dall'epidermide, da qui il nome preso per similitudine, ma ci troviamo probabilmente di fronte a quegli esseri umani i cui corpi 'si ribellano' all'abominio biotecnologico, benché sia progettato per essere compatibile ai più. Un po' come accade ai celiaci con il frumento ogm.. Viviamo in tempi interessanti, tutto sembra possibile, nel male ma anche nel bene.. Per esempio in giro per il mondo stanno nascendo alcuni bambini con una terza elica di dna, mi chiedo se sia il risultato delle manipolazioni a cui siamo sottoposti o una naturale reazione della vita che si adatta, o entrambe le cose. Solo il tempo ci darà le risposte, ma se nel mentre la gente prendesse coscienza al punto da denunciare in massa la geoingegneria e fermare le irrorazioni, non sarebbe male.
    Forte anche questo video

    https://www.youtube.com/watch?v=fNhOxBWGexY

    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'eugenetica (nazismo) è un regalo fatto all'umanità dalla 'perfida albione' così come la rivoluzione industriale e la stregoneria moderna applicata (Golden dawn e dintorni). Anche i 'capoccia' neri esoterici sono 'isolani' così come il più feroce dei colonialismi. Mi viene da ridere ma l'idea di farne 'una colonia per i figli della lupa' aveva forse un qual fondamento? E' una citazione ironica ovviamente. Dietro il reticolo di scie, nel tuo logo, splende il sole caldo di un'alba promettente. Credo sia per quel sole che ne parliamo ancora, no?

      Elimina
    2. Caro Ghigo, quel sole basso sull'orizzonte non so se sia a est o a ovest, personalmente l'ho sempre interpretato come un tramonto più che un'alba.. Poi chissà. Ma hai ragione c'è speranza nei colori del tramonto. Mi viene in mente Nietzsche "Amo gli uomini che non sanno vivere se non tramontando". L'ultimo tramonto arriverà per tutti ma è giusto lottare per l'alba di domani, sia quel che sia. Interessante quell'articolo della CNN sulle minoranze "fuori controllo" all'interno del gregge.. Personalmente non ho mai perso la fiducia nelle "pecore nere", fuori da qualsivoglia schema di controllo mentale. Non sarà cero il conformismo a salvare il mondo.. Come dici tu l'essere umano ha in sè la capacità di creare l'universo che lo circonda, e se è vero che il battito d'ali d'una farfalla puó arrivare a generare un'uragno in un'altra parte del globo, beh allora voglio credere che tutto sia ancora possibile :-) ..se c'è qualcosa che non è di parte è l'entropia. Per esempio il fatto che individui sconosciuti possano unire le idee e le riflessioni tramite la rete, in fondo, fa già parte della cosiddetta singolarità tecnologica, del percorso verso una "super-intelligenza" artificiale. E tuttavia nella fase attuale questo non fa ancora gli interessi "del padrone", nonostante l'aumento esponenziale di strumenti e personaggi adibiti a imbrigliare i social e l'informazione. In fondo, sconfiggere il nemico per mezzo delle sue stesse armi non è solo arte della guerra, ma entropia applicata. Io conto su questo: un uomo saprà sempre improvvisare, un microcircuito C-MOS no :) La battaglia è nel vivo, adesso... Per me quel sole che tramonta potrebbe anche incendiare tutto, se solo bastasse a risvegliare una massa critica di coscienze, ma in questo credo più poco. Punto sul caos, sul battito d'ali di quella farfalla che possa ridare alla vita umana dignità, scopo e direzione. Fosse anche per un cortocircuito della matrix.. Il mondo dell'elettronica, alla fine, è un condensato pazzesco di errori umani, rattoppi invisibili ed elettroni che viaggiano alla velocità della luce dentro a microcircuiti con orbite non certe, ma solo probabili.. Utopia? Probabile. È solo un modo di tramontare :) Ciao

      Elimina
    3. L'ho interpretato come un'alba un po' per quello che scrivi e come lo fai ed un po' per la tendenza dell'immagine verso colori più rosei e gialli e quindi più tipici di un'alba che di un purpureo tramonto. Comunque di tramonti rossi ormai non ne ricordo che poche decine: il sole che tramonta è quasi sempre differito e filtrato dagli efficientissimi reticoli chimici. Internet nasce senz'altro come strumento di controllo del residuale umano (cioè noi), non mi faccio illusioni in merito. Lo stesso discorso vale per i cosiddetti 'social network' che sono quanto più di anti-social esista. Uno spiraglio nell'informatica esiste come in altri settori ma si tratta ormai appunto di uno spiraglio attraverso il quale possiamo ancora gettare una parola, uno sguardo. Conto anch'io molto sulla nostra capacità di improvvisare e creare. Il problema sono i nostri simili che come montagne inamovibili vedo muovere imperterriti verso un declino preannunciato. Il nostro ruolo è esaudito? Ma non ancora esaurito... staremo a vedere. Uno tsunami di oscuro nonsenso è alle porte. 'Caos Magico Organizzato' ... splendida definizione. Ciao

      Elimina
  3. Spegniamo il televisore ed accendiamo la fantasia.

    RispondiElimina

I COMMENTI RIPETITIVI, VOLGARI OD OFFENSIVI VENGONO RIMOSSI A DISCREZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DEL BLOG