09/11/15

Dark City e la Memoria Perduta


 
Il film Dark City è stato associato spesso a Matrix per via dei contenuti in comune e per l’azione catartica del protagonista, in missione per salvare l’umanità da una razza predatrice e totalizzante.

La narrazione di Dark City però fa eccezione. Lo scenario urbano è gestito interamente da figure arcontiche, organizzate in assemblea/alveare, che controllano la percezione umana sin nei minimi dettagli, inserendo false memorie nei malcapitati cittadini, alla ricerca di un quid indefinibile che solo gli umani possiedono.
 
GLI ARCONTI PREDATORI ATTORNO AL PIANETA PRIGIONE
 
Tale ‘quid’ è l’anima. Gli arconti sono in grado di modificare l’immaginario collettivo ma non di carpire il segreto intimo alla natura umana. Essi sono medusoidi che occupano corpi di defunti terreni, il che consente loro di interagire con lo spazio ed il tempo, modificandone i parametri a loro piacimento. Hanno timore dell’acqua e della luce solare che non lasciano filtrare mantenendo l’ambiente urbano in un’atmosfera di cupa desolazione.
 
IL PARADISO IMMAGINATO - ARTIFICIO O REALTA'?
 
Quasi tutti gli esseri umani vivono assoggettati al cupo scenario associativo loro imposto, tranne uno sparuto numero di individui che possiede una consapevolezza particolare, una ‘accordatura’ rara che consente loro di comprendere l’artificio e di imporre la propria volontà.

Nella pellicola c’è anche la figura dell’umano collaborante (uno psichiatra) e del ‘non risvegliato’ ma possibilista (un detective), che si rende conto delle incongruenze e cerca di ragionarci sopra.
 
LA TERRA PIATTA FLUTTUA NELLO SPAZIO OSCURO
 
Un quadro interessante emerge dal film, anche in rapporto al problema percettivo, riassumibile nella formula riduttiva ‘Terra Piatta’. La cupa città infatti in cui si svolgono le esistenze umane, non è altro che un microcosmo artificiale in cui l’oscurità e la perdita di memoria impediscono agli abitanti di raggiungere un habitat sereno e piacevole, legato ai veri ricordi dell’infanzia; un disco sospeso nel vuoto, una esigua prigione artificiale dove l’uomo è tenuto prigioniero perché immemore della sua felice origine.
 

6 commenti:

  1. Buongiorno, questo film l'ho visto un paio di volte a distanza di una decina di anni l'una dall'altra ed in entrambe le occasioni mi ha trasmesso un senso di inquetudine, forse dovuto all'ipotesi strisciante che nella mia mente è sempre stata presente che le cose non quadrano. Il richiamo fatto nel film alla teoria della terra piatta , leggendo gli articoli precedenti presenti in questo blog, lo avevo fatto anch'io; riguardo invece la, seppur già di per se inquetante e sinistra, razza predatrice forse le vere intenzioni di queste oscure presenze sono ancora più terribili di quelle rappresentate nel film, infatti proprio oggi ho letto le considerazioni del Dr. Jacobs che se veritiere sarebbero un incubo ad occhi aperti ( questo il link: - http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1286874331 - se avete pazienza e voglia di leggerlo fatemi sapere cosa ne pensate).
    A presto.

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    1. Quella del Prof. Jacob è una voce sicura, pacata e ferma quanto purtroppo inquietante. Gli esperimenti proseguono, forse da sempre, e la nostra situazione esistenziale è totalmente da rivedere ... però già Freixedo, Biglino, Gli Gnostici, John Mack, Malanga, Guido Ceronetti, Grifasi e tantissimi altri acuti osservatori, ci avevano messo in guardia, no?
      Ciao e grazie per il commento

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  2. Si, è vero ciò che dici, ma la novità introdotta dal dr. jacobs, a differenza di ciò che riferiscono le altre fonti citate, è che stavolta non si tratta di entità ultra terrene o immateriali che da altre porzioni di realtà o dimensioni ci ostacolano o provano a farci deviare dal nostro percorso; qui queste entità, probabilmente davvero impossibilitate ad entrare in questo piano fisico, hanno trovato il modo, attraverso le ibridazioni e il continuo abbassamento vibrazionale del nostro DNA, di saltare il fosso per controllarci direttamente da qua. mi viene da pensare al deliberato insozzamento della terra con scorie radioattive, con il wi-fi o con le famigerate scie chimiche, forse un tentativo di terraforming per chi ci sostituirà...che sia l'uomo nuovo delle visioni di Hitler?

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    1. Colgo dell'inquietudine dalle tue parole che ti suggerisco di lasciarti alle spalle. Che ordiscano pure le loro miserrime trame! Noli me tangere ... gli esperimenti sono in atto probabilmente da sempre e sempre è rimasta memoria ancestrale di tali procedure. Li abbiamo scoperti, osservati, catalogati ... non credo possano agire ancora per molto, il loro tempo universale è scaduto. Tutte le imposizioni materiali che subiamo sono trappole estreme che denotano disperazione. L'essere umano è inconsapevole ma potente, essi consapevoli ma fragili ... chi vincerà? Noi perbacco! Hitler era una loro creatura, come gran parte del nazismo, hai visto che fine ha fatto? Ciao

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    2. Che fine ha fatto Hitler?

      Quello portato in Argentina in una magnifica casa in mezzo alla natura e vissuto in anonimato fino alla naturale fine dei suoi giorni?

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    3. Ma? Sarà stato clonato e trasferito su Saturno ... in una bella birreria artigianale! Comunque c'è un bel libro di un argentino (di cui non ricordo il nome però) che concludeva le sue ricerche affermando che il terzo reich aveva vinto la guerra. Secondo me aveva ragione. Ciao

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