06/11/16

Che cos'è la Matrix?



Torna alla fantasia, la tua fonte meravigliosa.

Jon Rappoport - L’aspetto peculiare dell’immaginazione è che non ha alcun calendario. Non è un programma. Si può indossare come un cappotto e muoversi con lei in qualsiasi momento si voglia. Sempre che se ne abbia voglia.

Se si eliminano tutti gli strati da un qualsiasi sistema in tutto il mondo, si trova il nucleo originale dell’immaginazione. Tutte le strade portano lì.

Matrix è la vita senza immaginazione. Si può dire che sia un sistema imposto, ma questo è solo una comoda scusa. Qualsiasi tipo di vita svuotata dalla fantasia diverrebbe subito una Matrix. Automaticamente. Si formerebbe come gli strati di roccia di un sedimento.

La gente non capisce questo, e non desidera comprenderlo. Preferisce addossare tutta la colpa sugli arconti malevoli ed intelligenti, le Elite che, naturalmente, esistono davvero. Ma questa è solo metà della storia, ed è la parte di gran lunga più debole.


Alcune persone fanno carriera per tutta la vita accusando le élite dei loro crimini. Ciò va bene, beninteso. Ma senza l'altra metà dell’insieme, i loro sforzi sono inutili, perché la gente ama prendere tali informazioni e trasformarle in intrattenimento.

La gente vuole essere istruita su come abbracciare una realtà superiore. Qui interviene la religione. Così hanno messo da parte la fantasia e chiedono di essere sollevati da una singola opera d'arte, e quindi la adorano. Si tratta di una truffa, ma che non ferma comunque il cammino.

Ecco una formula per voi. Si tratta di un’approssimazione, ma funziona. Appena l’immaginazione si avvicina alla metà della distanza dall'infinito, diventa subito magia.

Le leggi della fisica, per come sono e per come noi le intendiamo, divengono sospese. L'immaginazione, quando supera una certa soglia, fa si che tutte le cosiddette abilità paranormali irrompano.

L'immaginazione però è molto più grande delle capacità paranormali, che sono davvero un sottoinsieme della fantasia.


L'immaginazione trionfa sulla realtà. La realtà è un’immaginazione al rallentatore, la Matrix. Appare solida e densa, ma questo è solo un piccolo inconveniente, per come è inteso dal punto di vista della fantasia.

Ottenere questo punto di vista è più di un esercizio intellettuale, è il risultato di una specifica azione e l'azione è l'immaginazione dispiegata sul campo.

L'istruzione è lo sforzo per ridurre al minimo l'immaginazione
. Essa è la formazione su come diventare un membro della Matrix. Questo non significa che l'ignoranza e la stupidità siano le chiavi del regno dei cieli. Ma significa che un'enfasi eccessiva sull'apprendimento, smorza l'immaginazione e la colloca in una regione nebulosa.

Tutti i sistemi tendono a muoversi verso l'immaginazione, se lasciati da soli. Come i miei lettori sanno bene ormai, ho scritto molti articoli su quello scherzo di cattivo gusto che è la psichiatria. Beh, se si potesse in qualche modo prendere la psichiatria e permettere ai suoi professionisti di inventare le loro categorie dei cosiddetti disturbi mentali e trattarsi l'un l'altro su questa base immaginifica, operando con dei placebo innocui, questi personaggi allora potrebbero realizzare che razza di lavoro stavano facendo. Avrebbero avuto la gioia di sapere che stavano impiegando l’immaginazione per scolpire il proprio sistema e la propria struttura. Sarebbero saltati fuori dagli schemi della Matrix, trasformandosi in artisti.


Matrix significa non-immaginazione. E se fosse possibile strisciare nei suoi canali, nelle sue grotte e nei suoi interstizi, si intuirebbe che è stata costruita per un motivo: distrarre dalla scoperta della fantasia e del suo potere.

Nella cornice della Matrix, si ottiene una preponderanza di sacrificio. Non voglio dire di generosità, di gentilezza, di buona volontà o d’amore. Voglio dire il sacrificio di per sé, quello umiliante. Esso si coagula nella Matrix. Si legifera contro la fantasia facendo finta che l'immaginazione e la sua forza non esistano.

Quello di cui sto parlando in questo articolo sembra coincidere con la vera e sepolta tradizione spirituale del pianeta Terra. Ciò per le relativamente poche persone che lo hanno scoperto, per il resto, tutti gli altri sono caduti in una sorta di androidismo od altro.

Avete una scelta. Si può andare avanti con il giro della Matrix, oppure si può immaginare l'immaginazione e intraprendere il viaggio dei viaggi.

Gli artisti creano mondi e universi, pertanto, l'idea che "l'universo" sia in qualche modo la nostra più grande guida e mentore è una facezia della massima grandezza.

Jon Rappoport

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