27/12/17

Orsi polari, Propaganda ed Operazioni criminali


ilfattoquotidiano - In Italia le temperature crollano sotto lo zero alla fine di un anno caldissimo e segnato dalla siccità. Dal Canada arriva il filmato dell’orso polare magrissimo e in fin di vita, alla vana ricerca di cibo (probabilmente invece colpito da atrofia muscolare - ndr), mentre il riscaldamento globale scioglie i ghiacci del suo habitat. Sono le immagini che in queste ultime settimane dell’anno hanno invaso i social network (la sentina dell'umanità - ndr): diversissime, eppure facce della stessa medaglia. Cartoline da un pianeta messo costantemente alla prova dai cambiamenti climatici e incapace di far fronte a sconvolgimenti così profondi, che sempre più spesso mettono a rischio la stessa vita dei suoi abitanti.


Siamo ormai assuefatti a considerare i ‘cambiamenti climatici’ (lemma ora utilizzato dalla propaganda di regime al posto dell’obsoleto – perché inesistente - ‘riscaldamento globale’) come il frutto amaro della scelleratezza e dalla bramosia umana, noncurante del delicato funzionamento della Natura. Ebbene, tale teoria è errata e fuorviante. Per decenni la propaganda di regime ha postulato l’esistenza del riscaldamento globale di origine antropica, rivelatosi una colossale menzogna, così come è menzogna il fatto che sia la CO2 la causa di tale fenomeno. 

Questa esposizione dei fatti è stata smantellata dai dati climatici che presentano invece una sostanziale stabilità delle temperature globali medie in tutto il pianeta, negli ultimi venti anni.


Dal riscaldamento globale (bello slogan comunque, no?) si è passati allora al più duttile e sfuggente ‘cambi climatici’. Di cambiamenti drastici invece, il clima negli ultimi decenni ne ha visti parecchi. Il problema qui è che si osserva l’effetto senza individuarne la causa. Parlare di cambi climatici senza considerare l’impatto massiccio degli apparati preposti al controllo climatico su scala planetaria è come non notare il proverbiale elefante in una stanza.



Occorrerebbe infine ricordare ai professionisti della propaganda di regime il ruolo primario del sole nel clima terrestre e dei suoi cicli ed andamenti periodici, gli ultimi dei quali sono stati considerati assolutamente anomali per durata ed intensità energetica. Evidentemente al regime globale fa comodo addossare la colpa del dissesto all’essere umano mentre i cambi climatici sono il frutto di operazioni prettamente disumane e di naturalissime variabili astronomiche.


Alterare il clima, esponendo uomini, animali e vegetazione a cicli devastanti di siccità ed alluvioni, temperature estreme ed eventi climatici a dir poco anomali contribuisce a destabilizzare tutta la biosfera, rendendo il controllo degli elementi e delle menti (scusate il gioco di parole) assai più semplice. Non possiamo conoscere nel dettaglio quale sia l’obiettivo di tanto devastare e manipolare. Possiamo solo prendere atto che le operazioni in corso sono contrarie allo sviluppo della Natura terrestre, o perlomeno dell’idea che ci eravamo fatta dei suoi complessi e delicati funzionamenti.


Chi dirige queste operazioni di devastazione a livello planetario (che poi sono gli stessi, ad esempio, che deportano esseri umani da una parte del pianeta all’altra) sta procedendo in direzione ostinata e contraria al naturale cammino della Natura che per ora resiste, seppur malandata ed oscenamente profanata. Le operazioni di devastazione agiscono in sinergia da differenti ambienti apparentemente separati. Basti pensare alle manipolazioni genetiche oppure alle metodologie criminali delle multinazionali dell’agricoltura. Restiamo vigili ad osservare, nonostante sia l’occupazione più vituperata della nostra tristissima contemporaneità. Corri uomo, corri ... .

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